CAM4 presenta in anteprima mondiale il video ufficiale di “Mundo del Revés” di Baby Yors
CAM4 è entusiasta di presentarvi in anteprima la nostra collaborazione con il cantante latino Baby Yors! Questa partnership vuole celebrare il sex positivity, la libertà creativa e la ricerca del piacere! Guarda il video qui sotto, a cui segue una bella chiacchierata con Baby Yors che ci parla della sua esperienza di musicista e direttore creativo.
Chi è Baby Yors?
Baby Yors è un’opera d’arte creata dall’artista e musicista latino: Marco Palou. È un personaggio che incarna i diversi momenti, i sentimenti e le esperienze della vita di Marco. È la contraddizione tra la fuga dalla realtà e l’attivismo. È scoppiettante e satirico, ma al contempo anche serio e di rottura. Sempre radicato nell’esperienza e nella comunicazione onesta di una persona (Marco) che si ritrova da sola a pensare e scrivere, poi a cantare e a condividere la sua arte. È qui che diventa “tutto tuo”.
Perché è importante per te questa collaborazione con CAM4?
“Perché sono attratto dall’imprevisto e dell’imprevedibile. Talmente tanto da seguire dove l’istinto mi dice di andare. L’idea di CAM4 mi ha incuriosito ed eccitato per un po’. Dopo che il mio amico Chris Habana ha lavorato con il marchio, ho notato quanto CAM4 fosse aperta mentalmente e senza tabu’ e ho capito subito che avevamo qualcosa in comune. Sono stato censurato dai social media e questo è un problema ancora più grande quando si riscontra che quelli più colpiti sono spesso le persone gay e quelle di colore”.
Portaci all’interno del tuo processo creativo…
“Inizia sempre con me, da solo. Sono una persona molto introversa che apprezza la sua tranquillità e i suoi processi interiori. Non importa quanto ci provi… è solo che non sono interessato a scrivere testi con qualcun’altro. Così nasce tutto il lavoro. Scrivo un sacco di poesie e lascio che la scrittura sia un flusso di coscienza. Metto le mie storie sulla pagina, nero su bianco, e a volte immagino altri scenari. Tutti questi vivono nel mio taccuino e nel mio iPhone; capita così di raggiungere delle conclusioni nuove o di fare delle scoperte personali.
Questi appunti significano molto per me. Li salvo e poi li rielaboro. Se prendo una chitarra o mi siedo al pianoforte, posso tirarli fuori e leggere quello che ho scritto. Così posso trovare il suono giusto per loro e concentrarmi su ciò che mi fanno sentire. Questo permette alle mie canzoni di avere un valore del tutto personale, raccontando un po’ di verità sulla mia esperienza di vita. In un certo modo, diventa qualcosa di spirituale: decido di credere di non essere l’unico che scrive, quando scrivo. Se lo fossi, non sarei sorpreso così tanto e così spesso. Credo che ci sia un insegnante magico là fuori e mi basta ascoltare i suoi sussurri”.
Ci parli del tuo sound e del perché spicca?
Non posso. Non ci sono mai riuscito, semplicemente sono interessato a così tanti sound e amo esplorare. Questo perché probabilmente sono molto egoista quando si tratta delle mie creazioni; nel senso che sono guidato solo dai miei sentimenti e non dai miei pensieri. Mi sento come un bambino a volte. Ecco perché il nome Baby mi descrive perfettamente. Baby vuole quello che vuole, solo perché si sente così. Solo quando creo però! Io non sono un bambino cresciuto in giro.
La tua audience è collegata a quella di CAM4?
“In realtà, non credo. Molte persone che ascoltano la mia musica potrebbero non conoscere CAM4 e viceversa. Quindi stiamo aprendo nuovi mondi l’uno verso l’altro”.
Che cosa ispira la tua estetica?
“Sono sicuro che ogni singola cosa che i miei occhi vedono diventi in qualche modo parte della mia visione artistica. Mi piace molto disegnare, quindi la maggior parte delle volte disegno quello che ho in mente prima di costruire o filmare. Penso che sia importantissimo che ogni persona nella stanza capisca esattamente a cosa voglio assomigliare. Anche i sogni mi sono sempre stati di ispirazione e amo ciò che possono trasmettere. Di nuovo, è come se ci fosse un insegnante magico a mostrarmi la via da percorrere.
Inoltre, sono una persona che viene dal teatro, quindi amo la teatralità. Mi interessa l’arte dell’esagerazione e la bellezza di schiaffeggiare in faccia qualcuno con un vestito. Per me è divertente che la gente possa sentirsi offesa da me perché porto tacchi alti, perché sono truccato o perché faccio qualcosa di sensuale o da gay. Insomma… provocare! Però sono fortunato perché vivo a New York, quindi una grande parte della mia missione è quella di regalare dei fiori rosa a ragazzi e ragazze queer ovunque!
Anche i film sono importantissimi per quello che faccio…. soprattutto per la mia musica. Mi piace molto trovare la mia musica nei film”.
Come si resta motivati nel perseguire nuove opportunità nell’industria musicale?
“Alcuni membri della mia famiglia mi hanno detto che sono la persona più implacabile che conoscono, perché mi esibisco e creo da quando ero un bambino e continuo a farlo sempre e comunque. Capisco, ma mi fa strano come la gente concepisca gli artisti. È come se non pensassero all’arte, ma solo alla celebrità. E questo mi fa un po’ incazz@re!
È come se, per me, non fosse sufficiente solo esibirsi e creare. Ho la necessità di viaggiare e connettermi con le persone. È la LIBERTÀ ciò che mi dà motivazione. Faccio quello che c@zzo voglio, ogni giorno della settimana, ogni mese dell’anno. Trovo sempre un modo per avere delle brave persone intorno a me e divertirmi facendo le cose che amo. Allo stesso tempo, resto una persona umile che scrive sulla propria esperienza.
Cosa ti ha ispirato per il visual del singolo Mundo Del Revés?
Circa due anni fa ho diretto questo cortometraggio psichedelico intitolato “CHIC AND CHAMBRAY” ed è diventata un’esperienza tale di trasformazione che mentre lo stavo editando, la musica è venuta fuori da sola. Da quella musica sono nati due brani e uno di questi è proprio “Mundo Del Revés”. Questa esperienza ha dato vita anche all’idea per il tema del visual. Le parole, invece, sono state fortemente influenzate da Maria Elena Walsh, un’autrice e cantautrice lesbica argentina che ascoltavo da piccolo. La canzone che l’ha ispirata è “El Reina Del Revés” (The Upside-Down Kingdom)”.
Visto che come te anche i modelli di CAM4 si esibiscono di fronte al pubblico, quali consigli daresti per fare una buona performance?
La prima cosa è chiedersi perché si fa quello che si sta facendo. Avere ben chiaro l’obiettivo aiuterà nel lungo periodo. Non farlo solo perché sei bravo o per motivi meramente economici. Il denaro e il talento sono valide cause per perseguire qualcosa, ma penso, come performer e artista, che non può essere tutto e non è abbastanza nel tempo. C’è bisogno di una motivazione più profonda… qualcosa che vi appaga come essere umano. E deve essere personale, forse anche segreto. Non si può fare arte solo per gli altri. Lo dico perché è per questo che esistono così tanti influencer, e alla fine della giornata, vorrei gentilmente chiedere alle persone di non fraintendere: non sono un influencer solo perché ho molti seguaci; ho molti seguaci perché sono un artista capace di unire. La differenza è nel perché.
Creativamente parlando, c’è qualcosa che non hai ancora realizzato e che vorresti fare?
Tutto e niente. Cerco di non mettermi pressioni su quello che dovrei fare, perché danneggia la creatività. Ma voglio dirigere film, fare più musica in spagnolo… esplorare la cultura asiatica. Ho origini cinesi da parte di mia madre, quindi ho sempre sentito un legame speciale con la cultura asiatica. Poi vorrei ballare di più e continuare a sperimentare con i miei spettacoli dal vivo. Probabilmente in futuro non sarò più da solo sul palco, forse con il progetto giusto inserirò un’orchestra.
Come ha influenzato la città di New York la tua arte?
In tutti i modi possibili e immaginabili. La cosa che mi influenza di più, forse, è la grande varietà e la diversità della gente. Mi piace essere come un fantasma in una grande città. Ognuno fa le sue cose e a me piace osservare. Ultimamente sono stato in uno stato mentale molto meditativo, e questo sta facendo grandi cose per la mia scrittura.
Cosa farà prossimamente Baby Yours?
Al momento sto lavorando su tre album/film molto diversi. Vedremo quale maturerà prima degli altri. Beh, in realtà… vedremo quale verrà finanziato per primo. Il finanziamento è una delle più grandi sfide che la maggior parte degli artisti deve affrontare
Spiegaci come hai inserito il marchio e il mondo CAM4 nel videoclip ufficiale del singolo e come lo hai avvicinato al tuo mondo artistico…
Il video musicale si svolge in un mondo dove il sopra diventa il sotto e la sinistra la destra. Ho pensato che sarebbe stato interessante far diventare CAM4 il canale televisivo più popolare, buttado dalla finestra tutta l’ipocrita censura della società sul sesso e l’assurdo giudizio verso il piacere naturale e umano. Nel mondo di “Mundo Del Reves”, viene corretto quello che che è ingiustamente considerato sbagliato.